Rovesciamento e alterazione nei racconti Uranio, Vanadio e in Auschwitz, Città Tranquilla
Abstract
Ne Il sistema periodico accade che i processi dell’alterazione e del rovesciamento investano le funzioni stesse della narrazione e della testimonianza. In Uranio il personaggio di Bonino, narratore inattendibile, è un doppio rovesciato di Primo Levi. Egli realizza uno degli incubi dello scrittore torinese, quello di raccontare l’esperienza vissuta nel lager e di non essere creduto, ma l’effetto di rovesciamento riguarda anche altri versanti della scrittura. Come Elie Wiesel nel racconto intitolato Barbara, incluso nella raccolta de L’ebreo errante del 1966, Levi prende le distanze, in Uranio, da una memoria che falsifica, che oltrepassa la barriera della verità per costruire un’immagine eroica dei sopravvissuti. Nell’opera di Levi le figure di doppi rovesciati segnalano rischi incombenti, ipotesi inquietanti; i processi di alterazione, invece, si adattano meglio allo sforzo di conoscenza che riguarda l’universo concentrazionario. In questo rapporto stanno il Bonino di Uranio e il Cerrato di Argento, il dottor Müller di Vanadio (ancora ne Il sistema periodico) e l’ingegner Mertens del racconto di Auschwitz, città tranquilla (pubblicato nell’84 e aggiunto ai Racconti e saggi). Dietro i nomi di Müller e di Mertens si celano, però, figure in carne e ossa con le quali lo scrittore è entrato in contatto. Il capovolgimento rivela un’ipotesi provocatoria, una vertigine del pensiero, nel caso di Mertens; l’alterazione apre alla conoscenza etica nella vicenda di Müller.
The study focuses on the methods of alteration and overturning that influence functions of narration and testimony in Primo Levi’s Il sistema periodico (1975). In the short story Uranio, the character of Bonino is an unreliable storyteller as well as an overturned double of the writer. Bonino represents one of Levi’s obsessions, i.e., not being believed when telling the experience of prison and extermination camps. The effect of overturning also regards other aspects of Levi’s writing: as in the case of Elie Wiesel in the novel Barbara, published in the collection Le chant des morts (1966), in Uranio Levi distances himself from the use of memory that distorts its contents and crosses the borders of truth in order to describe survivors as heroes. In Levi’s works, such overturned doubles as Bonino reveal menacing risks and disturbing events. Conversely, the processes of alteration and distortion which can be inscribed to the character of Cerrato, in the short story Argento, better conform to the writer’s struggle for knowledge of the universe of extermination camps. Beside Bonino and Cerrato, the same comparison can be established between Doktor Müller of Vanadio and the chemical engineer Mertens of Auschwitz, città tranquilla (published in 1984 and included in the collection Racconti e saggi). These characters are based on people Levi really met or dealt with. By analyzing Vanadio and Auschwitz, città tranquilla, the study aims to show how, as for Mertens, overturning reveals a provocative hypothesis, while alteration contributes to ethical knowledge in the case of Müller.
PAROLE CHIAVE
Primo Levi; Elie Wiesel; rovesciamento; alterazione; narratore (attendibile/inattendibile); narrazione; testimonianza; doppio; lager; memoria.
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