Teoria e retorica delle immagini. Tzvetan Todorov e la pittura
Abstract
Tra i molteplici ambiti di ricerca di Tzvetan Todorov, le immagini ricoprono un ruolo quantitativamente defilato ma di considerevole rilievo teorico. Circoscritto principalmente al dittico apologetico sulla pittura nordica, Elogio del quotidiano e Elogio dell'individuo, il lavoro del teorico bulgaro sul visivo si inserisce nell'alveo costitutivamente interdisciplinare della teoria dell'arte di matrice francese, nata negli anni '70 come costola del pensiero strutturalista e influenzata principalmente dall'antropologia e dall'ermeneutica. L'importanza di tale impostazione per gli studi odierni sulle immagini acquista sempre maggior credito, in virtù del suo focalizzarsi sul piano discorsivo – trattando il quadro come un dispositivo di costruzione del senso – anziché su quello tematico o stilistico della storia dell'arte tradizionale, o ancora su quello esclusivamente formale. Il presente lavoro intende tracciare una ricognizione degli spunti rinvenibili nei due libri in questione, evidenziando tanto i legami con alcuni tra gli autori più significativi di questo ambito disciplinare quanto i rilanci più personali di un singolare percorso di ricerca. Plessi concettuali come la nozione di testo e di oggetto teorico, oltre a questioni di carattere metodologico, saranno pertanto esaminate nelle loro diverse sfaccettature. Attraverso il lavoro di Todorov, alcune linee guide per orientarsi nell'iconosfera contemporanea possono emergere pienamente, superando le incertezze e le imprecisioni di un approccio statico e rigido ai processi di significazione visiva.
Among Tzvetan Todorov’s different fields of research, images play a small but highly meaningful theoretical role. The work on visuality of the Bulgarian scholar is mainly confined within the apologetic diptych about Northern painting – namely Éloge du quotidien and Éloge de l’individu – and it shows a strong relationship with the interdisciplinary approach of French theory of art, a branch of the structuralist thought born during the Seventies under the influence of Hermeneutics and Anthropology. The importance of such an approach for contemporary research on images is constantly growing, since it focuses on the discursive level – by considering the picture as an apparatus of creation of meaning – rather than the thematic or stylistic levels, typical of the classical Art History, or the pure formal one. This paper aims at tracing a survey of the inputs springing from the aforementioned books, highlighting both the links with some of the most important scholars of this disciplinary field and the personal proposals of this unique research course. We will therefore take into consideration conceptual tangles such as the notions of text and theoretical object, as well as matters of methodological nature. Through Todorov’s work, it is possible to point out some guidelines within the present time iconosphere, overwhelming the hesitations of a static and stiff approach to the processes of visual signification.
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